Fin dall’antichità le tecniche di potatura dell’olivo sono state tramandate ai posteri, evolvendosi parallelamente al miglioramento delle condizioni economiche e alle nuove conoscenze agronomiche.

La potatura dell’olivo è un’attività molto importante infatti richiede un’attenzione maggiore rispetto alle pratiche di potatura delle altre piante, in quanto interventi di potatura sbagliati possono provocare una produzione scarsa del raccolto o comunque una riduzione dello stesso.

Per questo motivo conoscere lo sviluppo della pianta risulta essere di fondamentale importanza per praticare al meglio le pratiche di potatura.

La pianta dell’olivo

Nella pianta dell’olivo i rami più vicini al fusto sono quelli che hanno una crescita maggiore rispetto a quelli che risiedono nella parte più lontana del ramo stesso, questo portamento della pianta che viene definito basitono comporta una crescita globo-cespugliosa della stessa che provoca una fruttificazione nella parte esterna e una perdita delle foglie nella parte interna. 

I rami della pianta dell’olivo

Per favorire un’ottimale potatura bisogna saper distinguere le varie tipologie di rami in quanto, la fruttificazione avviene soltanto sui rami dell’anno e molto meno frequentemente su quelle di due anni.

Bisogna pertanto distinguere i rami di prolungamento, i succhioni, i polloni e i rami fruttiferi.

Le finalità della potatura dell’olivo

La potatura dell’olivo viene effettuata principalmente con lo scopo di massimizzare il rendimento del raccolto fruttifero. 

Ciò avviene eliminando i rami secchi e malridotti per favorire la penetrazione della luce nella chioma, equilibrando aspetto vegetativo e produttivo facilitandone la raccolta sia meccanica che manuale, rinnovando i rami produttivi e riducendo l’alternanza produttiva.

Quale è il periodo migliore?

La potatura dell’olivo va effettuata quando la pianta è in riposo vegetativo ovvero nel periodo di conclusione della stagione invernale e l’inizio del periodo di fioritura che generalmente può essere identificato come il periodo fra marzo e maggio.

Come potare?

La pratica fondamentale per la potatura ideale consiste nel scegliere i rami che andranno mantenuti e quelli che andranno eliminati in quanto esauriti o malridotti, cercando di garantire una distribuzione dei frutti sull’intera chioma.

Vanno conservati infatti i rami fruttiferi, ovvero quelli che garantiranno la produzione per l’anno successivo.

Ovviamente gli interventi di potatura andranno attuati in base all’età della pianta e alla sua grandezza. 

E’ buona norma inoltre iniziare dalla parte alta della chioma scendendo in seguito nella parte più bassa, cercando di mantenerla il più possibile equilibrata.

Il taglio va effettuato in maniera netta, evitando in ogni modo di sfilacciare la corteccia e con la superficie di taglio orientata verso il basso o l’esterno.